Vita associativa

Tutti insieme, ma distanti: l’Acr non si ferma e continua con le attività a distanza

Ogni giorno della nostra vita ci riserva situazioni inaspettate, piacevoli e spiacevoli. Tuttavia, siamo noi con la nostra vita a dover rendere positiva ogni vicenda. Com’è noto a tutti, dallo scorso anno ci troviamo a fronteggiare una battaglia contro un virus, che per forza di cose ha condizionato il nostro quotidiano.

“… ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca…”.

Con queste parole, il Santo Padre Francesco si rivolgeva al mondo il 27 marzo dell’anno scorso, provando a far capire, ancora una volta, l’importanza di quella fratellanza spesso dimenticata. Ogni giorno, con la nostra vita, siamo chiamati a farci prossimo per l’altro. Siamo chiamati a vivere e non a vivacchiare, come diceva Pier Giorgio Frassati.
Fin dal primo giorno di pandemia, come gruppo di Azione Cattolica prima e come persone poi, abbiamo accolto un forte grido silenzioso, il quale annunciava la necessità di non stare con le mani in mano, ma di annunciare, in ogni modo possibile, quel coraggio che deve caratterizzare ogni cristiano.

Pensando e lavorando ogni giorno nel silenzio, ci siamo chiesti cosa poter fare, in che modo poter aiutare, ognuno nel proprio piccolo, ogni famiglia bisognosa. 
Sappiamo che la fede non deve farci vivere sicuri di noi stessi in una botte di ferro: la fede in Gesù Cristo, morto e risorto per ognuno di noi, ci chiama ad essere parte attiva in ogni realtà, ad essere coraggiosi e creativi.  La fede non è un riparo dal mondo ma uno stile di vita di abitare questo mondo in comunione col prossimo, la fede ci insegna a metterci in gioco, a rialzarci e ripartire dopo ogni tempesta. Il Vangelo, come dicevo prima, ci esorta ad abitare il mondo con creatività, coraggio e determinazione.

Come gruppo di Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR), ci siamo ritrovati dinanzi ad una situazione difficoltosa e inaspettata. Indubbiamente, i bambini e i ragazzi adolescenti hanno vissuto con molta più sofferenza le regole imposte dal Governo per fronteggiare la pandemia.

Dunque, come comunità cristiana, come educatori, ci siamo chiesti cosa poter fare per rendere meno drastico il periodo che ci circondava. Ci siamo subito messi in gioco e con il supporto dei mezzi a disposizione, abbiamo vissuto virtualmente molti momenti che, seppure per breve tempo, ci isolavano mentalmente da una situazione tragica.


Abbiamo utilizzato ogni mezzo tecnologico esistente e con un po’ di creatività abbiamo provato a donare ore di svago ai più piccoli. Abbiamo iniziato con un percorso quaresimale che, anche da casa, ci ha permesso di trasmettere ad ogni bimbo un messaggio di speranza. Attraverso la Parola del Vangelo, abbiamo provato ad annunciare la bellezza della vita, nonostante ogni spiacevole situazione. Abbiamo proposto molti giochi fattibili anche virtualmente, che proponevano un messaggio di condivisione e solidarietà fraterna.
Con l’arrivo del Natale, attraverso l’ausilio dei computer e di altri vari strumenti, abbiamo preparato insieme ai bambini la corona d’Avvento, cercando di coinvolgere nei lavoretti manuali anche le famiglie.

Successivamente, si è svolta l’iniziativa dell’Acr della nostra diocesi di Agrigento, iniziativa alla quale anche noi Acr di Licata abbiamo preso parte. Un’iniziativa lodevole che ha visto i bambini “costruire la pace” (l’Azione Cattolica Italiana, dedica il mese di gennaio al tema della Pace), facendo dei disegni, mostrando attraverso poesie, frasi e canzoni il loro “mondo ideale”.

In conclusione, siamo arrivati ad oggi, impegnandoci a trovare quella nostalgica normalità che ognuno di noi tanto desidera, ci troviamo in un periodo nel quale non abbiamo sconfitto la pandemia, ma bisogna dire che siamo sulla buona strada.
Ci teniamo come gruppo di Azione Cattolica a ringraziare le famiglie, i bambini e gli educatori tutti, perché senza la collaborazione e la fiducia
da parte di ognuno, sicuramente molte cose non si sarebbero realizzate.

di Lorenzo Condello
Responsabile Acr, Ac SGMTomasi, Licata