Ecclesialità

L’arte di educare ai tempi del Covid-19

Ri-conoscere e ri-proporre un messaggio senza tempo e senza spazio, ma vivo in ogni tempo e in ogni spazio: il Vangelo.
L’equipe di Pastorale giovanile del Centro per l’Evangelizzazione della diocesi di Agrigento proporrà nelle date 15, 18 e 19 febbraio tre incontri su piattaforma digitale, rivolti ai referenti dei gruppi giovani delle varie realtà presenti nei tre settori diocesani Est, Ovest e Centro.


Filo conduttore degli incontri sarà “L’arte di educare”: ciò che rende realmente efficace l’evangelizzazione dei giovani è la sua intima connessione con l’educazione. Evangelizzare è portare la buona notizia, anzi la Bella notizia di un Dio-Amore che ci rende una sola Chiesa, un solo Popolo, una sola comunità, un solo Corpo nel Suo Figlio. Educare è “condurre fuori” (lat. ex-ducere) l’adolescente dall’individualismo bisognoso di attenzioni del bambino. Educare è poi accompagnare il giovane adulto nella formazione di una personalità che sia capace da un lato, di affermarsi come cittadino attivo nella società, dall’altro di inserirsi nel tessuto comunitario della realtà ecclesiale in cui vive.
L’educazione è un’arte che si sviluppa attorno a un centro e ad esso dà una voce e un volto: è la Parola divina incarnata nell’umano; rende visibile, “accompagna fuori”, fa esplodere quel sentimento naturale dell’uomo di protendere all’Infinito, di essere oltre l’uomo.
Ogni incontro mirerà nello specifico alla riscoperta di questa vera e propria arte e al riconoscimento di essa nell’ottica della vocazione del formatore dei gruppi giovani.
Questo tempo presente, al di là dell’emergenza sanitaria, non è nulla di nuovo, se non una brusca spinta all’accelerazione dei processi storici che viviamo: la digitalizzazione, l’ecologia, la cura del fratello, la riscoperta dei valori comunitari.
Già ad ottobre il Centro per l’Evangelizzazione e il Centro per il Culto e la Liturgia, avevano provveduto alla divulgazione delle linee guida per la ripresa della catechesi e la celebrazione dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana in tempo di Covid. Si tratta di uno strumento che aiuta le nostre comunità a ricostruirsi, dopo l’inaspettato sopraggiungere di un’interruzione delle nostre consuetudini: superare il blocco abbracciando la rinascita e il rinnovamento dei paradigmi della società e della Chiesa.
Queste linee guida tracciano le coordinate di un nuovo modo di impostare la vita parrocchiale (riscoprire la centralità della Parola e dell’Eucaristia e sperimentare nuovi strumenti di comunicazione e partecipazione, come il Web) e la catechesi (svolgimento in luoghi “altri”, nuovo stile d’ispirazione catecumenale, abbandono della rigidità della scansione in tappe dei Sacramenti a favore di un più adatto discernimento comunitario). Il tutto nell’assoluto rispetto delle norme governative vigenti.
È la novità che vuole spronarci al miglioramento: la novità del Vangelo, la novità della storia, la novità dello Spirito.
È l’infinità e l’unità della vita che ci impone il rinnovamento.
Se è vero, come diceva Eraclito, che nulla cambia se non l’esigenza di cambiare, allora questa è l’ora di esserne consapevoli e potere così prendere in mano il tempo che ci è dato, per trasformarlo in apostolato attivo e dono di sé.

di Rosario Lo Negro
Equipe di Pastorale Giovanile diocesana